prima/dopo - firenzeinforma.net

logo
Vai ai contenuti

prima/dopo

prima/dopo
Chi mi conosce (e il sospetto può essere venuto anche a chi ha dato uno sguardo alle gallerie nelle pagine precedenti) sa che il mio 'fare foto' non finisce dopo aver scaricato la scheda della macchina e fatto i dovuti aggiustamenti in camera chiara, ma prosegue il più delle volte cercando altri modi di mostrare le immagini. E per questo mi avvalgo di Photoshop, che cerco di scoprire sempre di più.
Devo dire che vedo molti usare il bianco/nero in modo massivo, come se l'eliminazione del colore dovesse portare ad un risultato più artistico ed apprezzabile, come se il solo togliere il colore desse come risultato un'opera da intenditori; e purtroppo, a giudizio mio, molti lettori hanno il metro 'bianco nero è bello'.
Il Bianco Nero è difficile, non poco, ed è molto facile trasformare una foto in Grigio e Grigio sminuendola del tutto. Io ogni tanto ci provo, provo anche a dare un tono vecchio o retró secondo i soggetti, ma non ne faccio una regola fissa, come si vede.
Poi ci sono le elaborazioni un po' più marcate, che trasformano le fotografie quasi in disegni o dipinti. Sarà perché a me piacerebbe saper disegnare, ma sono una frana!
C'è chi dice che il risultato di questa operazione non è fotografia... in effetti sono in diversi a dirlo. Fortunatamente per me la cosa non mi crea problemi e continuo a 'vederla' in altri modi, diciamo alternativi.
Per giustificarmi (si fa per dire perché non ho necessità di farlo con alcuno) riporto un pensiero di Otto Steinert: "La creazione fotografica assoluta nel suo aspetto più libero rinuncia a ogni riproduzione della realtà, perché riprodurrebbe il visibile" ...e vado avanti.
Qui accanto, o di seguito secondo con che state visualizzando queste pagine, alcuni esempi di prima/dopo, alcuni più tranquilli, altri un po' più azzardati. Il taglio a volte non corrisponde perfettamente, ma è tanto per dare qualche esempio del mio passatempo.
Creato con WebSite X5 da gianfranco fabbroni
foto di gianfranco fabbroni
Torna ai contenuti